giovedì 19 maggio 2011

La ricerca della spiritualità

Spiritualità…
Ricerca in se stessi di quel che si va perdendo, rimane capire chi siamo, solo quello rimane, non è ricerca della devozione , non è sentirsi un appartenere, rimane introspettiva della conoscenza, dell’amplimento che in noi vuole risposte e che non sempre trova risposte; questo rimane un mio sentire non è formula di una verità assoluta, non universale, ma è personale visione di quello che è ad oggi la mia interpretazione della spiritualità.
In fondo tutti una volta nella vita assaggiano quel sapore acre del dolore, sapore che non viene levato dall’acqua e ne lenito dalle parole altrui, lo sprofondare porta ad un inseguire vie della risurrezione in noi, come una vita nella vita che nasce ennesimante, questo è il cambiamento e il prezzo rimane alto sempre.  Forse alcuni vivono il loro diventare differenti con normale sentire , altri elevano questo a forza d’animo, tutto può essere, ma ci sono momenti dove il fondo che si tocca è troppo per aver forze di risalita.
Libera rimane l’interpetazione di cosa  sia successo dentro noi,  percorso che cambia la vita.
Nessuno deve dire se sia sbagliato o meno, ma come accade spesso, il giudizio rimane porta aperta a bocche che devono respirare, forse è un passaggio si pensa, forse è normale, poi il dimenticare il tutto, riporta sempre a voler capire il perchè. Tutto ha una spiegazione , ma non sempre è primo risultato di quello che accade, fine primario rimane stare in armonia tra corpo e mente, l’essere vitali ,energici , liberi, il tempo evidenzia sempre alla fine il perchè, la ricerca della spiritualità è parte della cosa, non appartiene alla religione ,qualunque essa sia, rimane in questo un aiuto, che porta l’anima a riscoprirsi in una chiave unica ,semplice .
Noi siamo alla ricerca di noi stessi, esalta la voce finale del risultato che abbiamo ottenuto, ma questa ricerca è spirito non forma, l’anima si amplia ,vede e sente , l’equilibrio in noi assume visione globale ,non strozzata e limitata, la ricerca non ha fine , rimane sempre e solamente un colmare di giorno in giorno un accrescimento, mille sarebbero le visioni in merito, chi prega esempio, molte forme di Dio sono nel mondo riconosciute e venerate, tutto crea sostegno , ma la ricerca della spiritualità ha anche forme dove l’universalità di Dio è unica nella trasmissione di comuni principi, una raccolta usando una parola non adatta, ma nel mio semplice scrivere ,termini esagerati non ve ne sono.
Rimane solo un raccontare semplice una forma della spiritualità che accompagna per mano un cammino, vedere il bello ,sentire un battito , capire sempre che l’uomo è al centro della vita ,colore , lingua , identità , pensiero , diventano solo e semplicemente vedere un essere umano, un giorno diventa un giorno,non una proiezione di un mio vorrei in un senno di poi, “desidero quello che non voglio poi sudare”, tutto ha un conto che si paga se si cerca un qualcosa e se nel baratro siamo, questa può essere speranza di luce nella via del ritorno; non dirò che questa è assoluta come identificazione che ho, rimane un pensiero esposto, un raccontare ora un precesso che sento , alla fine un blog è diario dove il raccontarsi ,esporsi deve essere patrimonio di tutti, poi il giudicare uno scritto rimane personale sentire l’argomento , io accetto tutto ,se no non scriverei,  le mie convinzioni sono oltre a questo.
Posso semplicemente dire che la ricerca interiore porta alla spiritualità, ritrovarsi ad oggi diversi:è gioia, solo questa è la parola che trovo idonea alla cosa, vivere l’armonia e la consapevolezza a pieno, ritrovarsi nello stesso mondo con occhi diversi, sentire che il sentimento non è nascosto , ma evidente e vero, questo è ricerca e risultato , tutto non appare senza via semplicemente perchè la via siamo noi che la definiamo, quello che non definiamo rimane accettazione semplice ma con visione dell’oltre ,che pone sempre prospettiva, nulla è statico in una mente che la spiritualità ritrova , tutto è dinamico ,plasmabile,  concepibile e risolvibile, questo sembra assurdo, ma se uno non sente in questo inizio, perchè l’arrivo sarebbe infinito, non può comprendere a pieno quello che il cuore chiama e sente.
In noi rimane la libertà nel dolore e nella felicità, rimane tale la decisione di cosa fare della mente , io decisi che lei era speranza e intrapresi la via della ricerca di me stesso,da solo lo feci , libero ,di subire le conseguenze di una decisione, che a oggi posso solo confermare nelle mie parole, questa ricerca si dissociò dalla fede , rimase uno scoprire che nel mio pensiero vi è un unico Dio, che in me vi è sentimento esposto nel dare , sentimento dell’amore universale e che nel parlare io non volevo essere protagonista ,ma umile servitore sel mio sentire, tutto aveva preso una dimensione , questo a oggi rimane un mio pensiero esposto, ma di un fatto che vivo,
Posso sempre e solo aver capito qualcosa in me di diverso da quello che i canoni vogliono raccontare, posso aver fatto un’ insieme di quello che desideravo davvero, rimane per ora la gioia di essere così, rimane il piacere di sentire nella meditazione che faccio il beneficio della direzione della mente che non si pone nel limite delle paure , ma amplia e dice no a queste, rimane il bello del praticare yoga kundalini e seguirne i suoi dettami e sentirne l’energia che dona , grazia dell’umiltà in cui mi sono posto, tutto questo si trasforma in voglia di raccontare un’esperienza senza veli ne timori.
Il conoscere la spiritualità che ritrova l’uomo è il completamento di un  flusso unico, queste sono le parole finali che posso dire.

Dal mio blog consapevolezzadellanima Daniele Ribani

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